La Trombosi : temibile complicanza dopo stripping

 Questo articolo nasce dopo la notizia di due decessi dopo interventi per vene varicose eseguiti nello stesso giorno e molto probabilmente dovuti ad una embolia polmonare.

Corriere.it
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Si vuole mettere in luce che anche da questo punto di vista la CHIVA è un intervento senza complicanze importanti che possono mettere a rischio la vita del paziente.

La trombosi , temibile complicanza dopo chirurgia tradizionale delle varici,  per fortuna non è un evento frequente. La predisposizione genetica alle trombosi ( cioè  il cosidetto “sangue grosso”) non è evidenziabile dagli esami di routine e gli esami per la ricerca genetica delle trombofilie (cioè gli esami più approfonditi per vedere se un paziente è predisposto alle trombosi) viene eseguita solo su pazienti con precedenti di trombosi. Quindi se operiamo di vene varicose un paziente trombofilico (geneticamente predisposto alle trombosi) che non sa di esserlo e non mettiamo in atto idonee misure profilattiche è possibile che si verifichi una trombosi delle vene profonde.

Questa complicanza ha molto spesso conseguenze peggiori delle vene varicose non operate.

Le misure profilattiche per prevenire le trombosi profonde sono:

  1. L’uso della profilassi con eparina.
  2. La deambulazione precoce
  3. La mini-invasività dell’intervento

Probabilmente è legato a questo l’episodio dell’Ospedale di Brescia.

Purtroppo l’uso dell’eparina dopo chirurgia delle varici non è indicato dalle linee guida delle principali società scientifiche ed il chirurgo che non la prescrive altro non fa che seguire queste indicazioni.

Nella chirurgica emodinamica l’eparina viene sempre prescritta, i pazienti deambulano subito dopo grazie alla anestesia locale e l’intervento è mini-invasivo. Tutto ciò riduce quasi a zero questa complicanza dopo CHIVA. Nella mia pratica clinica, dopo 25 anni che pratico CHIVA, ho avuto solo un caso di trombosi di una vena gemellare risolto senza esiti a distanza.

 

Credo comunque che linee guida che non prescrivono l’uso dell’eparina dopo chirurgia delle varici, soprattutto dopo stripping e dopo laser endovascolare, debbano essere riviste.

5 commenti su “La Trombosi : temibile complicanza dopo stripping”

  1. Mi dispiace che la sua safena sia finita inutilmente nell’inceneritore. Circa la macchia ci sono due possibilità: è una pigmentazione oppure sono dei capillari. Lo può capire facendoci sopra una pressione con un dito, se scompaiono sono capillari se non cambia niente è una pigmentazione. Se sono capillari bisogna capire perché sono venuti fuori e poi programmare un trattamento. Se è una pigmentazione piano piano sparirà. Ci vorranno diversi mesi. Ci sono delle creme per accelerare questo processo. Cordiali saluti

  2. Ho fatto intervento striping grande vena Safena, in posto di incisione e rimasta una macchia marone.Sparira? In quanto tempo?

  3. Buongiorno dott. Ermini
    In poche righe scrivo qui la mia storia.
    Accompagnai un’amica a fare delle sclerosanti per dei capillari e decisi di farmi visitare a scopo di prevenzione pur non avendo disturbi alle gambe e neppure vene in fuori.
    Mi dissero che le mie safene erano malate e che dovevo toglierle altrimenti avrei rischiato una trombosi.
    E così mi sono sottoposta a sfilatura di entrambe le safene.
    Ora a distanza di 10 anni ho le gambe inguardabili, piene di vene tortuose che prima non avevo ed in più ho la coscia destra senza sensibilità perché mi è stato toccato un nervo.
    Io lo stripping della safena non lo consiglio a nessuno, stavo bene ed ora ho le vene in fuori e questo nervo che non si potrà mai rimettere a posto.
    M.K.

  4. Si, in parte è vero quello che lei dice. Comunque i lati negativi delle linee guida sono anche altri.
    Scusi il ritardo nella risposta dovuto ad un problema informatico.

  5. Avv ernestina portelli

    Buongiorno dottore anche io penso che le linee guida vadano riviste perché attualmente costituiscono una copertura degli errori medici. D’altronde sappiamo che esse sono fatte dagli stessi medici con il risultato che il soggetto danneggiato da un evento che si poteva evitare no viene risarcito dall’assicurazione che il medico responsabile paga . Che ingiustizia!

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