Questo articolo contiene le risposte alla domande più frequenti dei pazienti che devono effettuare l’intervento e tutti gli stampati che vengono consegnati. L’intervento è ambulatoriale ed in anestesia locale, tuttavia si preferisce far fare al paziente alcuni semplici esami del sangue, un elettrocardiogramma e somministrare un antibiotico e l’eparina. Quello che il paziente dovrà fare è estremamente semplice ed è riassunto tutto in questo articolo.
Se invece state cercando informazioni sull’intervento CHIVA si consiglia di visitare il sito veneinforma.com o leggere i post di questo blog http://chiva.it/ fra cui in particolare si consiglia “Vene varicose: 5 motivi per salvare la safena” . Questo Blog include i commenti dei pazienti.

Download stampati:
- Prescrizioni degli esami e dei farmaci
- Il promemoria di ciò che si deve o può fare prima e dopo
- Il Consenso informato
- Tutto il testo contenuto in questo articolo
Per vedere come si svolge l’intervento fai click qui (video adatto anche ad un pubblico sensibile)
Esami da eseguire prima dell’intervento
1) Emocromo , Piastrine , Glicemia , Azotemia , PTT , Attività Protrombinica , Transaminasi , Fosfatasi Alcalina , HBsAg, HCV.
2) ECG
Le analisi possono essere inviate via Fax al n° 055643045 ( non inviare il tracciato dell’ECG ma solo la risposta) o e-mail segreteria@studioermini.org .
Farmaci per l’intervento
(Antibiotico + Analgesico+ Eparina)
1) Ribotrex cpr. (1 compressa al giorno per 3 giorni ,sempre alla stessa ora , iniziando la sera del giorno prima dell’ intervento ). E’ un antibiotico e ne può essere concordata la sostituzione in caso di allergia o intolleranza.
2) Brufen 600 mg 1 bustina un ora dopo l’intervento o al bisogno.
3) Clexane 4000 UI ( una fiala al di, iniziando la sera prima dell’ intervento e successivamente una fiala al giorno, alla stessa ora, fino alla fine della confezione). Il Clexane è un farmaco antitrombotico la cui prescrizione può variare seguito alla tipologia dell’intervento, alla assunzione contemporanea di altri farmaci ed alla presenza di malattie della coagulazione del sangue.
N.B.: Le prescrizioni degli esami preoperatori e dei farmaci sono soggette a variazione successivamente alla visita.
Pro Memoria per l’Intervento CHIVA
Prima dell’Intervento
- Ricordi di eseguire le analisi e di procurarsi i medicinali che le sono stati prescritti. Nel caso le risposte vengano inviate per fax (055643045) inviare gli esami ematici e la risposta dell’ecg (non il tracciato) . Per l’invio via mail scrivere a segreteria@studioermini.org .
- Se ha delle terapie in corso lo faccia presente e le interrompa solo se il medico lo ritiene opportuno
- E’ possibile che la biancheria indossata si sporchi con i disinfettanti usati ( detergibili con un lavaggio energico).
- Rimanere a digiuno per almeno 5 ore prima dell’ intervento ( solidi e liquidi ).
- Il giorno prima dell’intervento eseguire la depilazione COMPLETA dell’ inguine dell’ arto da operare Si consiglia di utilizzare un sapone o una crema depilatoria già utilizzata in precedenza per evitare allergie o irritazioni al momento dell’ intervento. Ripassare la piega inguinale con un rasoio da barba. La depilazione all’inguine deve essere abbondante per consentire l’adesione della medicazione.L’area da depilare viene spiegata con precisione dopo che è stata effettuata la mappatura emodinamica delle vene varicose e la strategia terapeutica e può variare da caso a caso.
- Farmaci: La sera prima del giorno dell’ intervento , dopo cena , prendere 1 compressa di Ribotrex e fare l’iniezione di eparina ( Clexane ). Queste prescrizioni possono variare da paziente a paziente.
- Ricordi di portare la calza elastica che le è stata prescritta ed un collant normale da indossare sotto la calza elastica per facilitarne lo scorrimento sulle medicazioni . Non a tutti I pazienti viene prescritta una calza elastica dopo l’intervento.
Dopo l’Intervento
- Ricordi che fino a che i punti non sono stati tolti non può lavarsi nè in vasca nè in doccia !!!). Se bagnate le ferrite si arrossano e guariscono con difficoltà e con risultati estetici peggiori.
- Si consiglia di evitare lo sfregamento degli arti durante il riposo notturno (dormire con un pigiama o calze). Lo sfregamento delle gambe scalda i cerotti che si arrotolano o si appiccicano fortemente alla pelle.
- Al suo rientro a casa prenda 2 compresse di Brufen 800 . E’un farmaco a lento rilascio, comincia ad agire due ore dopo l’assunzione e funziona per le successive 15 ore .Prosegua gli altri medicinali secondo lo schema della prescrizione. La prescrizione dei farmaci sarà ovviamente personalizzata.
- Dal giorno dopo l’intervento e fino a quando non sono stati tolti i punti, effettuare “ fuori casa “ una passeggiata al mattino e una al pomeriggio ( camminare !!! )
- Per il suo rientro a casa non può guidare l’ autovettura
- Al suo rientro a casa deve mangiare regolarmente.
- Il Prof. Ermini dopo l’intervento è reperibile al seguente numero telefonico : 393…………..
Domande frequenti
Quando posso rientrare al lavoro?
Il paziente può riprendere le sue normali attività già il giorno successivo all’intervento, ad eccezione di sollevare pesi importanti o fare attività che prevedono sudorazione ( perchè dopo non può lavarsi). La normative medico legale prevede che finchè non sono stati rimossi i punti di sutura il lavoratore è da considerare in malattia e non va a lavorare. Nel caso di lavoro dipendente quindi il lavoratore starà a casa 8 giorni.
Quando posso fare la doccia?
Il giorno successivo a quello della rimozione dei punti di sutura.
Quando posso riprendere l’attività sportiva?
La ripresa dell’attività sportiva è subordinata ai seguenti fattori:
- La possibilità di fare la doccia, quindi finchè la sutura non è stata tolta non è consigliabile fare attività sportive.
- La sede delle piccole cicatrici e la possibilità che lo stiramento della pelle le faccia riaprire. In genere questo rischio decade completamente 7 giorni circa dopo la rimozione della sutura. Quindi non si può fare sport per circa 15 giorni dal giorno dell’intervento.
Quando posso tornare in piscina?
Stare a bagno nell’acqua può determinare la riapertura delle ferite. Quindi la piscina dovrà essere ripresa gradualmente in relazione al livello di guarigione delle ferite. Sarà sufficiente osservarle dopo la doccia. In genere sono sufficienti 10 giorni dopo la rimozione della sutura. Quindi il paziente dovrà stare fino a 20 giorni circa senza tornare in piscina, calcolando dal giorno dell’intervento.
Per quanto tempo dovrò portare la calza elastica?
La prescrizione della calza elastica viene personalizzata sul paziente e sulle sue vene varicose. Generalmente viene interrotta nel periodo estivo. La calza elastica più frequentemente prescritta nella donna è un collant 18 mmHg. (140 Denari).
Metodi di pagamento e preventivi
Queste informazioni possono variare nel tempo. Per conoscere la situazione attuale scrivere una mail a segreteria@studioermini.org o telefonare ai n° 3396556648 o 055643045.

Per i pazienti che vengono da fuori
Dopo quanto tempo posso rientrare a casa?
Dipende dal tipo di intervento e dalla distanza da percorrere. Ciò che rende l’intervento un po più delicato è la legatura della safena all’inguine. Generalmente I pazienti che hanno fatto questo intervento vengono invitati a trascorrere una notte in zona se abitano ad una distanza dallo studio superiore alle due ore. Per aiurtarli nella scelta viene consegnata una lista di strutture recettive.
Posso venire una sola volta e fare visita ed intervento insieme?
E’ possibile fare le due cose insieme. Tuttavia l’indicazione chirurgica deve essere data dal Prof. Ermini. Quindi per motivi organizzativi è impossibile nello stesso giorno fare visita e intervento. Il paziente dovrà essere visitato nel pomeriggio, ed il giorno successive, se ha già fatto gli esami e si è procurato i farmaci, sarà fatto l’intervento. Se l’intervento non prevederà la parte inguinale (interruzione della cross safeno-femorale) il paziente potrà rientrare alla sua abitazione in giornata. In caso contrario passerà una notte in zona e solo dopo il controllo del giorno successivo all’intervento potrà rientrare al suo domicilio abituale.
Devo tornare anche per togliere i punti di sutura?
La rimozione dei punti di sutura può essere effettuata anche da un medico al proprio domicilio. L’importanza del controllo a 7 giorni è per la verifica eco-doppler dell’intervento. La necessità di questa verifica precoce può essere precisata dopo la prima visita e la cartografia emodinamica. Il controllo a sette giorni sarà quindi concordato con il Prof. Ermini al momento della visita.
Se dovrò fare delle iniezioni sclerosanti dopo l’intervento (ad esempio per dei capillari) come ci possiamo organizzare?
Semplicemente facendo le sclerosanti quando si fanno i controlli !
Se devo soggiornare in zona avete delle strutture da consigliare?
Possiamo fornire un elenco dei B&B, Agriturismi e Hotel che ci sono nelle vicinanze, invitiamo però il paziente ad informarsi sui costi e sulle recensione delle strutture in elenco, sulle quali non viene fornita nessuna garanzia, o a cercarne altre non distanti dallo studio. Nel caso il paziente non sia auto-munito si consiglia di informarsi sui mezzi pubblici di collegamento fra la struttura scelta e lo Studio del Prof.Ermini.
Autobus linee urbane : Orari ATAF , orari linea 31 (quella che porta a Grassina)
Radiotaxi : tel. 0554242 oppure 0554390
La possibilità di utilizzare gli autobus di linea subito dopo l’intervento deve essere concordata con il Prof. Ermini.
Per informazioni su come raggiungere lo studio consultare il sito www.veneinforma.com
Dichiarazione di Consenso Informato Relativa al Trattamento Chirurgico delle Varici degli Arti Inferiori
Le riassumo le notizie relative alla terapia consigliata per le sue varici degli arti inferiori:.
Alcune varici, se non operate, possono evolvere nonché complicarsi in: varicoflebiti con rischio di estensione della trombosi alle vene profonde e di embolia polmonare., pigmentazione della gamba e ulcere varicose., rottura di varici con emorragia.
I trattamenti delle varici degli arti inferiori possono essere:
1) DEMOLITIVI con asportazione o Stripping dell’asse safenico e delle varici visibili trattamento Laser endovascolare, trattamento con Radiofrequenza (Closure), Scleroterapia.
2) CONSERVATIVI del tronco safenico. Tra questi ultimi rientra la Chirurgia Conservativa Emodinamica, intervento che le è stato proposto.
Cercherò di spiegarle in maniera comprensibile i principi su cui si basa questa metodica:
Le vene rappresentano una rete dotata di apparati valvolari che permettono al sangue di andare in una sola direzione. Il non funzionamento di queste valvole determina una direzione del sangue anomala tra le varie vene durante la marcia, realizzando così circuiti patologici condizionanti anche un aumento di pressione e di portata nel sistema venoso. Lo scopo della terapia è quello di riordinare la circolazione venosa riducendo la pressione e la portata delle vene malate. In tal modo le vene principali e in particolare il tronco safenico, si ridurranno di calibro fino a ritornare, nella maggioranza dei casi, a calibri normali. Alcune vene collaterali possono venire asportate o trattate successivamente in scleroterapia.. senza alterare il princpio della metodica che è quello di conservare la funzione del tronco safenico e dei suoi collettori principali. I vantaggi sono rappresentati dalla possibilità di poter disporre dell’asse safenico per un eventuale by-pass arterioso e di conservare la funzione di raccolta del bacino safenico, limitando nel tempo l’ evoluzione della malattia varicosa..
La metodica prevede un’analisi esatta delle varie direzioni di flusso nelle vene, ottenibile con una cartografia eco-color-doppler, eseguita immediatamente prima dell’intervento, che permette l’esatta localizzione dei punti su cui si deve intervenire. L’atto chirurgico, eseguibile ambulatoriamente, in anestesia locale, consiste in semplici sezioni e legature delle vene nei punti precedentemente individuati e disegnati sulla gamba. In alcuni casi possono venire applicate delle clips in titanio.Il decorso post-operatorio è semplice,poco doloroso e in genere non complicato vista la mini-invasività chirurgica. I pazienti, nella maggior parte dei casi, riprendono le normali abitudini di vita il giorno stesso dell’intervento o il giorno successivo.
Le complicanze sono rare e sono rappresentate da infezioni, sanguinamento, ematomi, linfoceli, nevriti, parestesie, edemi, trombosi localizzate a carico di collaterali o del tronco safenico che non hanno però alcuna ripercussione emodinamica in quanto tendenti alla ricanalizzazione spontanea..La trombosi venosa profonda è una complicanza rara in letteratura ed è ancora meno probabile in questo tipo di chirugia vista la mini-invasività del gesto chirurgico e la deambulazione immediata .
Io sottoscritto/a ,nato a il
dichiaro di essere stato/a informato/a ,in modo chiaro e per me comprensibile ,circa la patologia di cui sono affetto/a,le strategie di trattamento, le finalità terapeutiche, la modalità di esecuzione, i rischi e le possibili complicanze dell’intervento. Dichiaro di avere avuto ampia opportunità di chiedere spiegazioni e informazioni utili e di sapere che potrò chiederne ancora in seguito.
Pertanto acconsento a sottopormi all’intervento chirurgico propostomi dal Prof. S.Ermini..
Firma del medico…………………………………………………………………………………………………………………………………..
Firma del paziente o del legale rappresentante……………………………………………………………………………………………………
Scusi , non ho ben capito, lei va a farsi operare in un ospedale dove non le hanno spiegato cosa le faranno? Mi sembra una vera follia. Tanti auguri.
ringrazio il vostro articolo in quanto il medico che mi opererà non solo non mi ha spiegato niente lui e l’infermiera ma all’esame ecografia delle gambe fecero in fretta e furia la cartella e fissarono l’appuntamento della sala operatoria. Ogni volta che tentavo di fare una domanda mi rispondevano che non avevano tempo in quanto rischiavano di fare tardi con le visite o esami degli utenti successivi. Alla fine il medico mi disse…. firma qui e poi vediamo…. ho firmato la cartella e l’infermiera mi ha subito presa per portarmi fuori e indicarmi dove era il day hospital per consegnare la cartella. Al day hospital ho fatto mille domande ma mi hanno detto che loro si occupano di tutti i reparti.
Morale: non mi hanno mai detto di depilarmi o consigliato alcun farmaco di preparazione.
Al day hospital ho fatto solo prelievo sangue e visita con anestesista che mi ha consigliato che nelle 7 ore prima posso bere ma non latte e nelle 5 ore prima del ricovero non devo bere neppure acqua.
e niente altro.
Ringrazio ancora il vostro articolo perchè ho potuto ricevere le informazioni che il medico, l’infermiera e il reparto day hospital non mi hanno saputo dire niente.
Ospedale in provincia di udine.
Ho tentato più volte di telefonare alla piattaforma di visite ed esami del dottore ma sbattevano giù il telefono e quando sono andata per parlare non mi hanno mai ricevuto in quanto senza richiesta visita non si può parlare con il dottore.
Ho paura dell’intervento in quanto sono nella nebbia più assoluta e nessuno dei dipendenti dell’ospedale mi ha informato o spiegato nulla anche se mi hanno fatto firmare in fretta e furia il foglio dove c’era scritto che mi hanno spiegato.
Speriamo Dio o la madonna li illuminino nel loro lavoro quando mi opereranno.
Dal vostro articolo ho avuto più informazioni
Sito bellissimo,informativo, user friendly noi diciamo in inglese!
Speriamo di poter fare l’intervento da voi, tanti saluti e grazie.
Sono trattamenti conservativi anche :
I farmaci flebotonici
Le cure termali
Le calze elastiche.
Non ho mai visto un paziente guarito da queste terapie, che restano comunque importanti nella prevenzione e come supporto di altre cure.
Dunque l’unica terapia conservativa con risultati documentati in letteratura scientifica di evidenza A , mediante confronto di due gruppi di pazienti, rimane la CHIVA:
Cordiali saluti
Buongiorno, avrei ancora una domanda.
Perché nella dichiarazione di consenso informato dice che:
“I trattamenti delle varici degli arti inferiori possono essere:
1) DEMOLITIVI….
2) CONSERVATIVI del tronco safenico. TRA QUESTI ULTIMI rientra la Chirurgia Conservativa Emodinamica, intervento che le è stato proposto”.
Invece nel profilo dice:
“Si occupa di flebologia e del trattamento delle vene varicose con cura CHIVA, l’UNICA che consente di conservare la safena e la sua funzione!”
Esistono altri trattamenti conservativi oppure no?
Per maggiori informazioni sull’intervento CHIVA, scrivere una mail a segreteria@studioermini.org o telefonare ai numeri 3396556648 o 055643045
Per qualsiasi altra informazione potete chiamarmi .